Entrammo nella casa e subito fui come pervaso da una piacevole sensazione di tranquillità. L'intero ingresso profumava di gigli...Un dolce profumo di primavera in una sera così cupa.
Mi guardai intorno, scorgendo i piani sovrastanti.
Permettetemi di mettere costui al riparo.Con tre vampiri non avrebbe certo avuto modo di star tranquillo. Ammetto che scesi di sotto principalmente per salvaguardare lui...E poi bè il Master non avrebbe gradito una carneficina gratuita.
Percorsi la scalinata che portava dritto nella sala sottostante senza mollare la presa sul ragazzo. La scala cigolava un pò, si vedeva che era stata usata in svariate occasioni. Attraversammo quasi tutta la sala prima di giungere dinanzi ad una cella...
Mi dispiace, ragazzo. Ma per te è più sicuro stare quì.Dissi aprendo la gabbia e spingendolo dentro.
Più tardi ti porterò qualcosa da mangiare.Detto ciò, mi voltai e salii raggiungendo le signore. Avanzai a passo lento ma deciso fino a portarmi dinanzi la padona di casa.
Vi ringrazio nuovamente per la vostra ospitalità. Il ragazzo è di sotto, ben chiuso nella sua cella. Alzai per un attimo lo sguardo verso l'enorme lampadario che incombeva sulla stanza...
Devo dire, miss LeClerq che avete molto buon gusto nell'arredare.
Le dissi cercando di non badare al brontolio nel mio stomaco. u.u Avevo fame.